Che grande gruppo i Yeasayer.
Titolari di un esordio che si rivelò una piacevolissima sorpresa e di un secondo album meno riuscito ma comunque con molte frecce nel suo arco (tra cui una certa voglia di sperimentare, ma con la testa, mai fine a se stessa), il trio di Brooklyn continua dritto a fare musica senza seguire nulla se non le proprie convinzioni.
E cavolo se si sente da questo Fragrant World.
Che piaccia o non piaccia risulta un lavoro mostruoso dove tutto quello che suona è curato, al suo posto anche nei momenti più straniti. Un concentrato di idee che, forse a diluirle si sarebbe apparsi più simpatici ma meno se stessi.
Elettronica derivante dagli '80 (quindi dalle sonorità che ora vanno) rivisitata con tanta (ma tanta) psichedelia e un piglio black (falsetto ovunque) nel cantato che stranisce il tutto.
Ammetto, ho ascoltato tanto questo disco di seguito, sempre più affascinato da come i nostri rendono ogni momento del disco estremamente piacevole, anche se alla fine non mi è rimasta una sola canzone in testa.
Voi provatelo. Magari rimarrete affascinati e basta come me ma gente così non va persa d'occhio.
Voi provatelo. Magari rimarrete affascinati e basta come me ma gente così non va persa d'occhio.
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