lunedì 9 febbraio 2015

Bloc Party - Four (2012)

Vi ricordate quanto tutti 10 anni fa ci innamorammo dei Bloc Party? Uscì Silent Alarm e restammo stupiti da quell'album così pieno di idee e canzoni stupende.
Il resto lo sapete. Altri 2 album che cadevano progressivamente sulla qualitá. 
E lo so che Intimacy mostrava una sbronza elettronica coraggiosa, ma anche fallace e fuori fuoco. 
E comunque le canzoni più memorabili dei due erano quelle che guardavano indietro, all'esordio.
Ecco i Bloc Party provano un'altra volta a mischiare le loro origini con qualcosa di nuovo (nuovo per loro, naturalmente) facendo un'altro disco frammentario tra la voglia di cambiare e impossibilità di smuoversi dall'esordio. 
Sempre uguale a se stessi ma ogni volta sempre più stanchi e sgonfi.
E quando poi per nuovo mi vendi il suono dei gruppi che hanno fatto la storia del rock (come Red Hot Chili Peppers o Metallica) tutto peggiora. Perchè ok che in Intimacy c'hai provato a creare roba tua ma qui significa che non ci provi neanche più. 
Che diventi infinitamente inutile come non saresti mai dovuto essere.
Grandiosi interpreti che si ostinano a voler credersi bravi compositori.
Gente che si ostina a cercare un cambio radicale con il passato senza una reale evoluzione o progressione.

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