martedì 2 aprile 2013

Perchè è bello (4) The Walking Dead, il fumetto

Che ieri hai parlato di Pandora Hearts (approposito, per cercare un'immagine di quella faiga di Alice da mettere come foto del profilo di Facebook mi sono spoiletato dell'altro, meno male che il terrore di spoiler verso questo manga non è ai livelli di quello che ho per Games Of Thones, la serie tv o dell'opera di cui parliamo oggi, o la mia già precaria salute mentale avrebbe rischiato di vacillare seriemente) di cui comprerai domani il nuovo numero insieme a quello proprio di The Walking Dead. E, quindi sembrava carino parlarne, di TWD. Che, ♥orca putt♥na, ha una serialità lentissima che neanche il formarsi di governi italiani.
Ma questo capita sempre quando sei a ridosso con le uscite del paese di origine e, quindi, almeno che qualcuno di noi non precipiti in America ad aiutare Robert Kirkman, ammesso che lui voglia, bisogna solo aspettare.
Aspettare per vedere quale equilibrio, quale personaggio (ma anche quale parte del corpo dei protagonisti, come abbiamo visto nel corso dell'opera) questa volta si sacrificherà in nome della sacra trama. Che io sono uno di quelli che ha creduto quandoSPOILER, dopo le vicende del penitenziario, senza spoilerare nulla, la palla di protagonista sembrava passare da Rick a Carl. Anzi, era da un pò che pensavo che quando sarebbe stato bello se la serie sarebbe continuata fino a quando Carl non fosse diventato grande e, con la malattia di Rick, c'ho veramente creduto.FINESPOILER. Perché il bello in The Walking Dead (che, guarda la casualità, è tra le cose che, insieme ad una miglionata di altre cose, mi fanno amare anche Games Of Thones) è questo: che nessuno si salva per la trama (la botta per ora più grossa per me? SPOILER visto che Rick non è morto sicuramente Tyreese, accidenti al Governatore..FINESPOILER) perchè la trama tenta di descrivere solo quello che veramente succederebbe se ci fosse un'invasione zombie. Una specie di realismo fantastico, insomma. Non le menate misteferiche del telefilm... Telefilm  che, infatti, quando si prende troppe libertà, perde di qualità rispetto a quando si attiene alla trama del fumetto. E, da quello che ho capito nella terza serie, che non ho visto, gli sceneggiatori  l'hanno capito.
Pensate che non mi piacciano neanche i disegni, cioè mi piacciano più quelli di Tony Moore, che, non si sa come, ha illustrato solo il primo volume, di quelli di Charlie Adlard, che, per ora, ha disegnato tutti gli altri volumi. Un disegno, che ok si adatta alle atmosfere del fumetto, ma rimane comunque troppo "quadrato" per i miei gusti.
E anche se la regia (cioè lo storybording, visto che parliamo di fumetto) è quasi priva di guizzi creativi in quanto funzionale al realismo sopradetto, a me rimane comunque troppo statica..
No, a me di Walking Dead interessa la trama, che fine fanno i personaggi, il fatto che più si vada avanti e sempre di più gli zombi appaiono innocui rispetto ai sopravvissuti (pensateci un attimo, dal penitenziario quanti personaggi principali stati uccisi dagli zombi?).
E più si andrà avanti e più sarà dura veder morire i personaggi di cui sempre più ci affezzioneremo. Soprattutto ora che l'ultima morte "eccellente" è stata ben 2 volumi fa (l'11: Temi I Cacciatori). Un record per la serie, converrete con me.

P.s. in foto, non penserete mica che mi sono dimenticato di citare Michonne perché non mi piace? Figuratevi.

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