mercoledì 6 gennaio 2016

Trash-Metal & Lento (Le Canzoni Che Sto Ascoltando 06/01/15)

Ehi! Un calvo che fa Headbanging!!


(Altra infornata di dischi del 2013, dai che mi manca poco al 2014)

Hank! - Molto Triste, Poco Pop - 2013 (Vi basti il titolo.)

Grumbling Fur - The Ballad Of Roy Batty - 2013 (Coro da stadio per chiese sconsacrate).

Noah And The Whale - There Will Come A Time - 2013 (Se dal 2012 erano scomparsi un motivo c'era, l'ultimo album fa Bleah!..).

Synth come se piovesse sintetizzatori (appunto). Quindi scansatevi ma ascoltatevi al riparo questo Partygoing dei Future Bible Heroes. Che poi si legge Stephin Merritt, genio del pop dalla pubblicazione di quel miracolo di "69 Love Songs".
Qui torna (dopo molti anni) al suo progetto elettronico. E per elettronico si riferisce a canzoni sorrette solo da voci e synth, nulla di più.
Album diviso in 2 anime contraddistinte dalle voci che lo cantano: una quella del tutelare , Stephin Merritt che si affida a ritmi più placidi e classicizzanti, l'altra è di Claudia Gonson, a lei le atmosfere più propriamente pop e frizzanti (e anche quelle che ho preferito. Cioè Living, Loving, Partygoing è una bomba. Ma Let's Go To Sleep (And Never Come Back) non scherza). Un album fatto di canzoni carine, basi anni '80 ma cantato molto anni '90 e magari anche un pò noioso per me che queste atmosfere tediano e parecchio. Ma per chi le sa apprezzare ci si butti senza problemi.
Link Album: https://open.spotify.com/album/373vbBx4DBcteOlcEZiQHF

Gospel per folker. Questo si ascolta in questa mezz'ora e poco più di One True Vine della bravissima Mavis Staples, uno dei nomi più importanti del primo genere e sicuramente il risultato gli sarà sembrato troppo "bianco" da insistere ad aggiungere all'ultimo una cover come quella di Can You Get To That dei Funkedelic. Scelta osteggiata dal buon Jeff Tweedy, produttore del tutto e che ancora una volta porta la sua lezione del fatto che basta poco per creare una bella bella canzone. Infatti l'album ha un impronta sonora sua personale veramente intensa. Magari troppo?
Se vi piacciano troppo le atmosfere che io definisco smorte, come l'inziale Holy Ghost, sicuramente no. Per tutti gli altri c'è la cover sopradetta, la chitarra elettrica di Far Celestial Shores, un gospel grintoso come Woke Up This Morning With Jesus On My Mind e in verità poco altro.
Link Album: https://open.spotify.com/album/5qQVchgnojRZQbAtLfoq5N

Nel 2013 uscì un bel album che fu importante per la musica italiana per una serie di aspetti. Parlo di White Sun Black Sun degli In Zaire.
Importante per il fatto che ci fece ricordare a tutti che in Italia c'è un buon numero di band che sono state riunite tutte sotto un unico genere: Italian Occult Psychedelia.
Occult per più ragioni, tra l'altro. Uno è perchè è psichedelia davvero oscura strettamente imparentata con l'heavy metal e il noise, composta di lunghe canzoni dove il prelidice il tecnicismo e una sane dose di improvvisazione. Occult, però, anche per il fatto che davvero qui in Italia non se la caga nessuno. C'è una pagina su wikipedia in Inglese. Il critico inglese Simon Reynolds ne ha parlato. Le band appartenenti hanno un successo all'estero incredibile, sopratutto se rapportato ha quanto poco spazio hanno da noi, sia a livello di popolarità ma anche a livello della loro possibilità di fare concerti.
Ecco, White Sun Black Sun fu questo. Non che nei successivi 2 anni sia cambiato nulla (anzi) ma almeno un alzata di mano per chiedere attenzione ci fu. E l'album è veramente bello, pieno com'è di soluzioni, stili e generi più disparati a partire dall'unione dei suoni bianchi e neri (l'importanza data al ritmo come verso la fine di Moon) a cui si fa riferimento fin dal titolo. Ed è un album per niente ostico, anzi, i pezzi massimo durano 7 minuti e hanno uno svolgimento da "forma-canzone" (obbligatorie le virgolette) molto canonico. Certo, alla fine tutto si può ricondurre al noise, la psichedelia e all'hard rock  ma nelle pieghe, nei dettagli (la chitarra blues di Mars, i ritmi che spuntano nella già citata Moon, l'incedere techno di Venus)  di questo album si trova un mondo tutto da scoprire. Anche solo per scoprire qualcosa di occult ai più.
Link Album: https://open.spotify.com/album/3LKMR5hldTL8ZjlAyc4wPR

Electric dei Pet Shop Boys è un pò quello che tutti chiedevano ai Pet Shop Boys dopo gli ultimi album: un ritorno alle origini che maturità non deve per forza significare "invecchiamento" o ancora peggio "noia". Infatti, Electric diverte e anche quando sbaglia (quasi mai), si sa far valere con i pezzoni perfetti da discoteca senza neanche passare dai remix (Shouting In The Eveninng su tutte). Menzione da quella perla di appiccicoso pop che è Bolshy, è solo pop ma provate a scriverla voi.
Link Album:https://open.spotify.com/album/60xS3EDuOFXLMJLSjwSUZa

E completamente estasiato anche da Lento di Youn Sun Nah.
Vocal jazz e che vocal (lei riesce a cantare qualsiasi cosa dai Nine Inch Nail - e cosa non è infatti Hurt!! - alla musica tradizionale coreana e risultare ogni canzone plasmata per lei) e che jazz, scheletrico ma che quando deve sa tirare fuori i denti (Lament) o creare passaggi di assoluta bellezza (Momento Magico). Album da ascoltare esclusivamente da straiati. O da ascoltare e basta, badate bene.
Link Album: https://open.spotify.com/album/3rwV6PZl7zZqDT0BO05eb2

Un pò fanno incazzare i These New Puritans che il loro terzo album (Field Of Reeds) per me è solo un qualcosa di bello che però poteva essere di più se non incastrati nelle loro pose da a-commerciali a tutti i costi.
Certo, c'è da dire che non c'è neanche il singolino paraculo che spunta sempre negli album (se si vuole considerare Fragment Two così, fatelo, ma vi immaginate una canzone del genere passare per radio?!) e questo dà senso di grande coerenza, atteggiamento che molte band si scordano. Ma la seconda parte di questo album è di una noia lancinante. E a me più ascolti non hanno aiutato ad entrare nell'album , anzi mi hanno convinto ad volerne uscire il prima possibile. Prendiamo Organ Eternal, con quella melodia mi puoi fare sfracelli e invece la lasciano lì a ripetersi per quasi sei minuti, gente che a scritto We Want War o Attack Music!.. Perchè?!
Link Album: https://open.spotify.com/album/3LNUwgmPk0dxd0pAyeKE6v

E chiudiamo con il Trash-Metal. Si, trash-metal che avevo quello in lista. Genere prevalentemente degli anni '80 che serve a fare crescere i capelli lunghi ai maschi per fare headbanging ai concerti.
Eh, in questo Manifest Decimation dei Power Trip da scuotere il capo c'è dall'inizio alla fine.
Derivativo con gli anni '80 fino alla morte, è comunque un ottimo album. Certo, se non siete abituati con queste atmosfere dovrete impegnarvi ad entrarci dentro ma superato le prime 3 tracce l'ascolto è piacevolissimo e anzi, per quel poco di esperienza che ho sul genere, per me le canzoni migliori sono nel finale come Crossbreaker o la chiusa The Hammer Of Doubt (il riff finale!!). Bravoni.
Link Album: https://open.spotify.com/album/57IJHwHSfHnpzt2Jt225Yp

Nessun commento:

Posta un commento