giovedì 30 luglio 2015

Le canzoni che sto ascoltando 30/07/2015


Low - So Blue (dopo 20 anni sanno ancora scrivere certe canzoni) : https://www.youtube.com/watch?v=wE-DqouPy2Q

Fabri Fibra - Che Casino (non dite troppo in giro che sono un tamarro, in verità, vi prego..): https://www.youtube.com/watch?v=9ve6TtGv8yo

Ratti Della Sabina - Accorda E Canta (Perchè sarà per ignoranza/ Ma in fondo a tutte le risposte ho un domanda che mi avanza). https://www.youtube.com/watch?v=twTB9gskzTc

Dove il buon vecchio secessionista e razzista Uncle Dave Macon la storia dell'hillybilly mi porta ad ascoltare Charlie Poole. Rispetto a Zio Davide il suono di Carletto era più pieno in quanto si faceva sempre accompagnare da un banjo e da un violino, formando un trio nominato The North Carolina Ramblers. Ogni sua canzone è infatti un intreccio di questi 3 strumenti e in molti lo considerano il precursore del bluegrass, genere che sarebbe nato 20 anni dopo. Straordinario (dicono le fonti dell'epoca) intrattenitore sul palco e perticolarissimo il suo modo di suonare la chitarra con solo 3 dita. Straordinaria e particolarissima anche la sua storia che, da forte bevitore qual'era, morì dopo essere chiamato a partecipare ad un film ad Hollywood. Infatti per festeggiare, inizio a bere per 13 settimane di seguito. E alla fine di queste morì di infarto. https://www.youtube.com/watch?v=KEFCUbWtjpw


Se c'era una cosa in cui erano bravi gli Smiths era scrivere le canzoni, questo è innegabile anche dal più convinto dei detrattori. Magari sulla durata di un album a volte si perdevano ma se riuscivano ad azzeccare la canzone, allora non ce n'erano per nessuno. E infatti è anche giusto considerare Queen Is Dead come miglior album dalla band ma se qualcuno mi chiedesse dove si trova il meglio veramente dei Mancuniani, risponderei senza ombra di dubbio 2 raccolte di singoli che il gruppo fece uscire quando era in attività:  Hatful of Hollow e Louder Than Bombs. Lì dentro c'è tutto quello che serve per innamorarsi e capire la grandezza degli Smiths. Tutta questa lunga prefazione per dire che Morrissey, a cavallo degli anni '80 e '90, dopo il controverso Viva Hate, ritorna a fare qulle che sa fare meglio, ovvero scrivere singole canzoni, pubblicando ben 5 singoli e poi nel 1990, raccogliendo tutto in Bona Drag. E mai scelta fu più efficace. Perché, è vero che non tutte le canzoni sono memorabili, ma quando lo sono quasi si rischia di non ripiangere i 2 "best of" sopradetti. E non solo per i singoli come Interesting Drug o The Last Of The Famous International Playboys ma anche per i loro relativi lati B. Nel link una di queste (anzi era addirittura la quarta traccia del singolo 12" Everyday Is Like Sunday) e ditemi se per questo "scarto" certa gente non ucciderebbe (giustamente): https://www.youtube.com/watch?v=HaijrcMEoGk

Her Majesty è il secondo album dei Decemberist, band a cui voglio sempre più bene. Allora, presupposto che forse con questo caldo non sono il migliore ascolto da farsi (sanno proprio di autunno inoltrato..) e i cambiamenti rispetto all'esordio sono minimi, a parte nell'iniziale Shanty For The Arethusa che anticipa i barocchismi futuri, anche con questa prova i ragazzi non sbagliano. 
Non serve cambiare tanto le carte in tavolo quanto hai una personalità così forte e, soprattutto, sai scrivere canzoni del genere: https://www.youtube.com/watch?v=P4a5VasbHN0

Ascoltata anche la seconda parte, uscita nel 1980, un anno dopo rispetto alla prima, della raccolta live di Fabrizio De Andrè accompagnato dalla PFM. Questa seconda parte rimane straordinaria anche se prende in considerazione canzoni forse meno famose rispetto all'altra metà. Ma non stiamo parlando di canzoni minori solo meno conosciute. Che poi si trova la versione definitiva di quella che è forse il vero testamente artistico del genovese e quando ti ascolti quella, saluti tutti per tutti i suoi 7 minuti di durata: https://www.youtube.com/watch?v=84qhuKGDX1c . Straordinario.

Un altra perla dal Paradise Garagehttps://www.youtube.com/watch?v=nZ5d6EXIOHE

Allora, dopo lo schifo (si, schifo) che mi aveva fatto l'esordio di Gianluca Grignani, mi sto ascoltando il suo seguito, Fabbrica Di Plastica del 1996. Considerato giustamente un album di culto del rock italiano è effettivamente molto bello e particolare come forse magari doveva esserlo anche l'esordio, senza la mano pesante del produttore Massimo Luca. Qui al bolognese gli hanno fatto fare quello che gli pareva ed uscito un geniale anello di congiunzione tra il primo album dei Radiohead e The Bends. No, davvero. Ancora attaccato al grunge basico ma con un modo di suonare la chitarra in certi pezzi che non può fare a meno di ricordare la tecnica di Johnny Greenwood. E il bello che in questo equilibrio precario ci sta alla grande. Magari l'unica critica sono sui testi veramente invecchiati male nella lora "classicità". Ma che ne sapeva Grignani che oggi i testi che fanno sono quelli di gente come Lo Stato Sociale. https://www.youtube.com/watch?v=b4WTsjL8PIQ


The Blue Fairy Mermaid Princess di Micah Gaugh è un piccolo, minuscolo, miracolo. Perché ha tutta l'aria di un'album "buona-la-prima" come dal cantato traballante, dal brutto trattamento che viene riservato alla voce (sembra che canti a 3 metri dal microfono) o dai rumori che si sentano e che tanto sanno di registrazioni casalinghe. Anche gli strumenti sembrano suonati improvvisando, come il una jam dove per sbaglio è stato lasciato acceso il registratore. Però quando funziona, nel suo jazz formato canzone, funziona.  E, anche se, nell'unica volta che le cose si fanno un minimo più "professionali" si sfiora il capolavoro (https://www.youtube.com/watch?v=5LZZE9LxJL4) no0n senti che si è sprecato un'occasione perché tutta questa poca cura da solo maggior risalto alla convinzione di aver scoperto qualcosa di terribilmente privato ma bellissimo.


Ascoltata l'opera omnia (vabbè 1 EP, 2 singoli e un album) di King Krule, il ragazzotto ventenne inglese che nel 2013 doveva far esplodere il mondo con il suo esordio, 6 Feet Beneath The Moon. Da quello che ho capito (potendo vedere quello che è successo 2 anni dopo, cioè oggi) così non è stato. Infatti sono partito dall'album e, non colpendomi più di tanto, sono andato a ritroso per capire da dove cavolo veniva questo benedetto hype che circondava all'epoca quest'esordio. E ho capito. Perchè se vai ad ascoltare le canzoni uscite nei singoli come Rock Bottom e nell'EP ne viene fuori una personalità gigantesca per un ragazzotto che ancora non aveva vent'anni. Con quel bel senso di decadenza che solo a quell'età si ha. Insomma, il nome giusto al momento giusto. Peccato che l'album non sia così memorabile. Cioè anche se hai una personalità gigante (complice anche il vocione anomalo rispetto all'aspetto da Ron Howard), se mancano proprio le canzoni da ricordare sei fregato. Ma è un esordio e se c'è una cosa che manca nei debutti di oggi è la personalità che qui invece straborda in ogni singolo secondo. Quindi lasciamolo crescere questo ragazzo senza riempirlo di troppe pacche sulle spalle. Che ne vedremo delle belle. Si spera. Ah se lo volete provare fate di incominciare con questa meraviglia: https://www.youtube.com/watch?v=hRzlbh4or3c

I Minnie's sono un gruppo milanesi in giro da 20 anni. Nell'album 2013 con Ortografia si buttano nel filone emocore che tante belle canzoni ha dato negli ultimi anni (in italiano, poi). E ne escono alla grande con uno degli album più convincente del filone. Niente di particolare ma che c'è esperienza (ma non maniera) si sente e la voglia ancora di suonare vivi ancora di più. La tracklist si smarca dall'emocore in parte ma convince cmq in pieno https://www.youtube.com/watch?v=UNac_dXePgo

Fai un album sui terrestri del 2357 che evadono dalla Terra ormai inabitabile per scappare su un pianeta denominato Mikrosector-50, mettendo per protagonista un certo Mr. 8040, sceriffo spaziale a capo di questa spedizione. Cioè sei un pazzo signor Space Dimension Controller. Che poi alla fine ti chiedi se  musica house (perchè quello è, cazzo) di così buona fattura a bisogno di tutto sto popò di trama. O, per capirsi meglio, ti chiedi se bisogna che alla fine di ogni traccia ci siano almeno due minuti di uno che parla per mandare avanti la trama. Ma anche no. Cmq la parte musicale è della madonna, un mix di funk e la musica elettronica dei Kraftwerk. Ecco, insomma, innamoratevene. https://www.youtube.com/watch?v=d6mPi8WQWoA

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