domenica 15 febbraio 2015

Rumer - Boys Don't Cry (2012)

Inutile.
Inutile di quello fastidioso, che non lo sopporti.
Inutile di quello brutto che dici, peccato, come si può sprecare così tanta buona musica,  che senso ha.
Rumer é una cantautrice pakistana dalla voce splendida, una certa personalità e una di quello che ho scritto in questa frase è un errore.
Perché al secondo album Rumer si concede un.. album di cover.
Canzoni in grande parte bellissime che lei esegue magistralmente ma sempre cover del cazzo sono.
E tu l'ascolti, sai che sei poco avvezzo a questo pop sofisticato e ammiccante al folk e che, preso com'è, è ottimo, ma sempre l'amaro in bocco senti.
Che Sarah (Joyce, il suo vero nome) hai 33 anni e sei al secondo album, perché un album di cover? Ho capito che per gli scienziati la vita media si sta allungo ma tu così quasi sfidi la morte.
E poi, cavolo, come ha fatto a rendere canzoni di artisti così diversi tra loro come  Isaac Hayes o Neil Young così uniformi?
Ok, hai la voce ma differenziare le canzoni tra loro non avrebbe fatto male.
Che poi, Sarah, alcune volte il gioco funziona anche alla grande come in Sara Smile di Hall & Oates o Home Thoughts From Abroad di Clifford T. Ward ma sono eccezioni.Ma tranquilla che anche gli album di cover (per ora) lo sono.

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