mercoledì 24 settembre 2014

Wymond Miles - Under The Pale Moon (2012)

Mi sono un pò perso dentro questo disco. E più che altro perchè mi dispiaceva uscire dal suo mondo.
Perché sicuramente non il disco perfetto, sicuramente difficile sarà riascoltarlo più avanti se non a ridosso di nuovo uscite dell'artista ma è comunque un ascolto piacevole e di spessore.
Sicuramente bisogna valutare questo disco pensando ad un esordio, per quando stiamo comunque parlando di un musicista con già alle spalle 2 album in veste di chitarrista in un gruppo, i The Fresh & Onlys.
Ma pensando ad un esordio solista si chiude gli occhi su certe incertezze, su alcune grossolanità, su certi momenti inutili.
Il tempo di crescere c'è. Il tempi di liberarsi di certi fantasmi opprimenti del passato (una dozzina di nomi e contate che i brani sono 10..), speriamo ci sia.
No, perché se in una Singing The Ending siamo nei territori dei Suede, con la successiva Run Like The Hunted invece troviamo il Nick Cave più garage (non necessariamente però di Grinderman). E tutto condito con un gusto pop che ricorda gli Smiths da vicino.  
Ma ripeto, è un esordio, ci si passa sopra a queste cose, soprattutto se la qualità del songwriting mantiene quasi sempre momenti buoni, se non buonissimi in certi momenti (Badlands la mia preferita, ma butta via Singing The End) che fanno sperare in un bel futuro.
Io personalmente odio una produzione che saprei definirla solamente come "evocativa" che sembra il microfono posizionato nella stanza accanto del cantante ma niente di disturbante.
E ascolto dopo ascolto, chi ci fa più caso. Consigliato, insomma se non vi volete innamorare ma solo affezionare!
E complimenti per la copertina!

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