lunedì 18 marzo 2013

Quello stronzo di Scott Pilgrim

Finito di leggere da pochissimo l'ultimo volume di questo fumetto che ho conosciuto tramite il film visto qualche mese fa.
Eh, si l'impressione che ho avuto a leggerlo è stata la stessa che ho provato a guardare il film: la storia di Scott rimane una delle migliori trasposizioni dell'universo dei giovani e soprattutto di quelle fase "bellissima e terribile", che anch'io sto passando, che va dall'adolescenza all'età adulta che si può trovare i  giro. E non solo la trama così azzeccata con le sue decine di personaggi incredibili e tutti ben caratterizzati con pochi tratti (non solo a livello visivo) ma proprio per come viene raccontata, come vengono descritti verosimilmente i tic di noi giovani-ma-non-troppo, il ritmo del tutto, frenetico (fattore che, a mio parere, è stato riportato sulla pellicola in maniera eccellente) anche con i dovuti rallentamenti.
Ma continuo a pensare che se non fosse per quella COSA Scott Pilgrim mi sarebbe piaciuto molto meno. Che cosa, chiedete voi?
Niente solo che anch'io ho lasciato una Knives Chau per una Ramona Flowers.
Anch'io ho scoperto di non essere il bravo ragazzo che tutti gli altri pensavano. E anch'io sono rimasto in quella stessa catalessi che colpisce il buon Scott all'inizio del sesto volumetto quando la mia Ramona se n'è andata.
Che non è mai tornata..
Immaginatevi che quando vidi il film per la prima volta, alla scena in cui Scott lascia la povera Chau, urlavo al televisore come uno scemo di non farlo.
Cioè, non sto veramente bene, lo so.
Cmq tutto questo per dire che, ok magari a leggerne di più di queste storie, ma se il nostro Scott non fosse stato lo stronzo che è stato (come me) mica mi piaceva così tanto questo fumetto/film.

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