venerdì 15 marzo 2013

Il Conclave®

Infiniti servizi inutili su ogni telegiornale, programma pomeridiano o notturno con discussioni accese tra gli ospiti in studio. Servizi fatti visibilmente con il culo e in fretta che si limitavano a ripetere una selezione di una ventina di immagini sempre uguali. Ospiti in studio tutti informatissimi, spuntati da chissà quale buco di redazione, tutti a fare pronostici sicuramente infallibili (credete a me gente). Approfondenti di ogni candidato con dati anagrafici, carriera e le immancabili interviste agli abitanti del luogo di nascita (era un bimbo tanto tranquillo). E poi le dirette inutili, tutte uguali nel suo ripetere sempre le solite 3 cose, con la gente dietro che saluta o chiama a casa, effettuate dai cosiddetti "smoke-wachter", cioè gente pagata apposta per stare a Piazza San Pietro tutto il giorno per vedere di che colore è il fumo che uscirà dal comignolo. Roba che poverini i daltonici, guarda. Tutto questo ho visto in questi giorni. Per lo meno sui canali tedeschi. Che sono quelli che preferisce guardare il mio compagno di stanza, Sidi. Quindi in questi giorni, dove il mondo si è riscoperto credente, fermandosi a guardare dei vecchi che non hanno mai lavorato o pagato tasse in vita loro mentre partecipavano a uno dei più antichi talent della storia, il Conclave®, per scegliere il prossimo reazionario omofobico che li guiderá, ho scoperto che coglioni mica lo siamo solo noi italiani.

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