domenica 6 marzo 2016

World, South Africa (Le Canzoni Che Sto Ascoltando)



Hank Williams Sr. -  I'll Never Get Out Of This World Alive - 1953 (Tanto per ribadire che il mondo deve di più a quest'uomo che quest'uomo al mondo). https://www.youtube.com/watch?v=w7FQeFOBtBk

Goat - std - 2013 (Goat è math-rock quadrato ma sfrenatissimo, musica futurista ma che fa della sua colonna un ritmo tribale, velocissimo ma suonato da esecutori a sedere mentre sotto il palco giapponesi si scatenano come noi occidentali pensiamo come si scatenerebbero dei giapponesi). https://www.youtube.com/watch?v=g1M7XW64rKU

Giovanni Caccamo - Insieme Per L'Eternità (ft. Malika Ayane) - 2016 ("Caccamo?! Quello con la cicciona a sanremo!? Ma che schifo!" Tu clicca il link e rimanici male, grazie). https://www.youtube.com/watch?v=j2B4S3HSfEc

Agoria - Scala (Original Mix) - 2013 (Che se non consiglio un pezzone house ogni volta chi cavolo dorme la notte secondo voi?) https://www.youtube.com/watch?v=yYDwpgrW5QI

Come ho già detto sul podcast, questa edizione di Sanremo 2016 mi è piaciuta da tantissimo anche sul versante canzoni. In primis la canzone ospite cantata da Nino Frassica A Mare Si Gioca e Quando Sono Lontano di Clementino, canzone magari fuori dalle corde del rapper napoletano ma comunque bellissima. E anche l'interpretazione di Don Raffae' dello stesso Clementino a me è piaciuta tantissimo (e nella versione studio si nota anche l'arrangiamento intelligente che hanno fatto alla canzone). Le altre 2 canzoni che mi hanno emozionato sono Negra di Cecile che apre un cortocircuito culturale (cioè, tu, Cecile, la canti ad un pubblico di persone che ti urleranno in faccia negra-negra-negra..) ma ha portato la dupstep (il lato più muscolare e fracassone del genere, certo) a Samremo e Il Diluvio Universale di Annalisa, canzone che speravo almeno vincesse, visto che nella terza serata ne è uscita una interpretazione perfetta e comunque è una canzone sanremese fino all'osso.
Link Album: https://open.spotify.com/album/1SoadXkStqiT80zIoABnWU

Per errore ho ascoltato 1995 di Lorenzo Fragola, album uscito l'anno scorso. Per errore perché credevo che fosse quello di quest'anno fatto uscire per la partecipazione a Sanremo con Infinite Volte. Invece era quello per la partecipazione per l'edizione dell'anno scorso. E vi dirò, magari per le aspettative basse, mi è molto piaciuto. Cioè, capiamoci, la metà dei brani ma visto dai pregiudizi con cui partivo è stato un ottimo risultato. Il ragazzo si propone come la risposta italia ai vari Ed Sheeran ma senza scimmiottare nessuno, ma anzi riuscendo a fronteggiare i nomi internazionali. E si propone in maniera intelligente, accontentando tutti, cantando sia in italiano che in inglese, rispondendo ad una domanda multipla. L'ultima canzone, Who I Am?, mi ricorda persino Nick Drake, e ho paura a scrivere questa frase, naturalmente, però.
Link Album: https://open.spotify.com/album/0jDgMZrhUnBCPTH0W9sxRD

Il quinto album di Caparezza, Il Sogno Eretico del 2011, lo ascoltai già all'uscita e mi piacque tantissimo (anche se era il periodo in cui la passione per il cantante di Molfetta stava già calando) però con un difetto che ancora oggi ci sento: l'ossessione di trovare per forza un ritornello tormentone a volte non riuscendoci. Quindi sempre canzoni con testi meravigliosi, pieni di qualsiasi cosa fatta bene ma che poi si perdono nella noia quando parte il ritornello (Messa In Moto, House Credibility, La Marchetta Di Popolino). Comunque alla fine grande album come sempre con grandi canzoni (Chi se ne Frega Della Musica, La Fine Di Gaia, Legalize The Premier).
Link Album: https://open.spotify.com/album/2NsstaD1pe78LWExRML5S3


Come Willis Earl Beal la scorsa settimana, Jonathan Wilson è uno di quei nomi  di questi anni '10 da tenere sotto occhio. Il suo secondo album, Fanfare del 2013 dopo il capolavoro Gentle Spirit, ne ribadisce il concetto. Magari è un pò troppo classico per la mia sensibilità ma è come leggersi un libro oggettivamente bello: ti ci sforzi e vai avanti sapendo che potrai solo giovarne da questo sforzo. Per quanto ci sono anche alcune canzoni leggere (per esempio, Love To Love). Magari, se un giorno decidesse di creare qualcosa di più personale (ma anche solo a livello di suono, nessuno pretende che ognuno sia un altro XX o Arcade Fire) mi piacerebbe ancora di più. Oppure con questa capacità di spaziare tra ricordare nomi del passato in maniera quasi didascalica ma sempre inappuntabile, farà si che sarà sempre libero di non incanalarsi in nessun formato canzone specifico, chissà.
Link Album: https://open.spotify.com/album/1C3aAHYzf2hamh8x8LAj16

Un gradino sotto ai due sopradetti c'è Anna Calvi. Il secondo album (One Breath del 2013) mostra una grande artista ma che non vale ste cavolo di leccate di culo che ha ricevuto da tutti per l'album di esordio. E infatti, come senza un vero e proprio timone, veramente poco ricorda il precedente questo, rilassandosi e rallentando di molto. E anche un pò annoiando. Il problema che deve imparare a scrivere canzoni che si ricordano. Comunque bell'album ma spegnete alcuni entusiasmi (per ora) sull'artista.
Link Album: https://open.spotify.com/album/7wSsbmLlsUiopI3pmXPCiO

John Wizards, Voletegli Bene!!!
Graditissima sorpresa invece il debutto omonimo dei John Wizards, gruppo sudafricano che fa suo l'afro-rock che va di moda negli ultimi anni tra tastiere sghembe, riff di chitarra acidissimi (l'inziale Tet Lek Schrempf mette subito in chiaro stà cosa)e ritmi gommosi e tribali (innamoratevi della scatenata Lampchop, dove arrivano a ricordarmi i miei amatissimi Holy Fuck per la grande capacità di costruire una grande canzone strumentale). Dei Vampire Weekend (ma anche dei Yeasayer) quindi a cui volere anche più bene in quanto suonano parecchio più autentici (vuoi anche solo per le origini) per quanto siano veramente musiche che ormai da qualsiasi parte del mondo si possono fare (i Goat di Worlds Music sono svedesi è caspita se suonano africani) e loro lo dimostrano suonando incredibilmente internazionali. No, non sono come i gruppi tipo i Tinariwen che trovano forza dalla loro origine ma dal loro essere esportabili dappertutto. Ecco, è musica totalmente globalizzata ma questa volta, verrebbe da dire quasi a cuor leggero, meno male.
Link Album: https://open.spotify.com/album/17RTAHouHJi9YHwbXWanJs







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