mercoledì 10 settembre 2014

Avanti tutta, Vasco

Volevo fare una recensione ma siccome non c'è stato tempo ne voglia vorrei solo riportare qualche considerazione sul concerto di Firenze del 26 de Le Luci Della Centrale Elettrica.
Sono considerazioni personali e mi piacerebbe tanto avere anche una vostra opinione.
4 anni sono tanti. Questi sono passati dall'ultima volta che vidi in concerto Le Luci Della Centrale Elettrica. E se c'è una cosa che fa capire che 4 anni sono tanti, è proprio andare a vedere il "Costellazioni Tour" e confrontarlo col primo tour, quello dove nel finale Vasco scendeva dal palco e per ultima canzone cantava sere feriali in mezzo al pubblico, quello con Giorgio Canali accanto a lui con l'inossidabile chitarra elettrica, quello che scroccava i tiri di sigarette a Enrico Gabrielli (giuro! ).
E per me Vasco Brondi è qui per restare, tra qualche anno si toglierà quel suo nome d'arte così ingombrante, si terrà il suo vero nome mentre il suo suono si addolcirà progressivamente, nei prossimi album le "Questo Scontro tranquillo" supereranno le "Firmamento", restando sempre stralunato e naivè ma molto meno disperato ed urlatore.
Già il concerto al Cavea dell'altra sera mi ha dato questa impressione sia nella resa dei pezzi nuovi (molto più pop di quelli vecchi, soprattutto per una "Questo Scontro Tranquillo" che avrebbe potuto tranquillamente essere un tormentone di questa estate, - e come tutte le canzoni un pò troppo "pop" dei cantanti indie live l'ho trovata un pò troppo strascicata) sia nella trasformazioni di quelli vecchi (La Gigantesca Scritta Coop completamente in solo, le chitarre rock in "Per Combattere L'Acne).
Questa trasformazione porterà a nuovi fan, Vasco arriverà a riempire il Cavea, poi i palazzetti e infine interi stadi.
Il suo nome sarà tra i big della musica alla pari di un Jovanotti, di Vasco o Ligabue (tutta gente che, al di là dei gusti personali, nei primi album erano considerabili "indie" che però ai loro tempi non si usava...)
Che non è un male (chi dice che ciò che passa in radio è SEMPRE peggio di ciò che non ci passerà mai sbaglia e non capisce che la radio italiana è una cosa e che in america in prima serata gli Alt-J suonano davanti milioni di persone).
Oppure potrebbe fare la fine di un Grignani, superbi i primi album, mosci e passati inosservati quelli dopo.
Però non voglio nemmeno pensarlo questo.
Insomma in 4 anni Vasco è cresciuto e sembra proprio che stia cercando in tutti i modi di lasciarsi il passato alle spalle. L'esclusione dalla scaletta di "Lotta Armata Al Bar" è un messaggio che non va fatto passare inosservato. Sicuramente la canzone tornerà nel prossimo tour ma il segnale Vasco lo ha lanciato. Quella canzone rappresenta quello che era prima, il figlio tossico di Giorgio Canali, il cantautore dalla provincia di Ferrara, un figlio degli anni zero. Vasco adesso vuole dimostrare di saper correre da solo, di non aver bisogno di ali protettive, di riuscire a farcela da solo.
E secondo me ce la farà.
Che forse l'immagine che dava nei primi due album e che ci siamo fatti di lui non se la sente più sua.
Quindi chi rimpiange le "Piromani" o le "Stagnola" capisca che Vasco sta andando avanti. Cercate di farlo anche voi che dubito fortemente, nel bene o nel male, torni indietro.

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