sabato 16 marzo 2013

Brucia la realtà

Non mi ricordo neanche che volta è che presto "Brucia La Città" di Giuseppe Culicchia a qualcuno. Che quel libro, credetemi ragazzi miei, può cambiare la vita. O almeno fartela vedere da un altro punto di vista.
Infatti la storia di questo Iago, dj alla moda, figlio di un disastro familiare e  fidanzato con una ragazza che è il contrario del suo nome con cui si presenta al mondo, Allegra, è uno dei migliori ritratti dei nostri tempi che potete trovare in giro. Immersi in una Torino "da bere" che sta per arrivare al fondo del bicchiere.
E Culicchia descrive i nostri tempi senza fare sconti a nessuno (neanche a se stesso) con uno sguardo lucido e spietato.
Ai dj che sono i corrispettivi odierni dei musicisti del Titanic ("Suoniamo mentre tutto affonda" afferma dj Zombi uno dei migliori amici di Iago).
Ai politici dai cognomi improbabili come Mintasco.
Alle ragazze di oggi, che tutte fanno le cameriere (in uno dei migliaia di bar dove ordinare champagne per aperitivo) ma che dichiarano di fare le artiste o qualsiasi altra cosa velletaria.
Forse ai più grandi un libro del genere può sembrare una ripresa didascalica e inutile dei loro figli (anche se Culicchia non risparmia neanche loro tramite i genitori di Iago) ma leggerlo verso i 20 è una bella botta,  credetemi.
Non so, difficile ricordarmi a mente un altro libro che mi abbia così appassionato e mi sia rimasto così in testa.
Che forse è solo un libro figlio del suo tempo.
Però, ricordoamoci che anche tutti noi lo siamo.

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